Allaccio in fogna
Cosa è un allaccio in fogna
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L’allaccio in fogna consiste nell’innescare un particolare e sostanziale collegamento partendo dal canale della fogna inserito in un sito stradale fino al raggiungimento del punto, il quale a sua volta deve essere specifico e preciso, in cui l’utente richiede il servizio. In genere l’allaccio a fogna si collega ad un collettore, un tratto specifico di una fognatura.
Tutti gli utenti sono tenuti obbligatoriamente a collegare i loro scarichi alla sede stradale principale, se a loro volta sono forniti di impianti idrici e l’acqua confluisce nelle apposite residenze in modo continuo e prolungato nel tempo. Pertanto si può affermare che l’allaccio fognario non sia altro che un collegamento tra lo scarico e la sede stradale principe, sia che si tratti di luoghi siti in periferia sia in luoghi situati in sedi centrali.
Il tutto è regolato da una normativa specifica e ben nota quale il Regolamento Comunale Degli Scarichi Dell’Impianto Fognario, facente riferimento al settore nazionale in modo particolare all’art.21 legge 530/1947. In esso si fa riferimento in particolar modo, trattando in modo meticoloso e specifico, alle acque reflue industriali, domestiche e ai rifiuti presenti nelle acque reflue.
A questo punto si deve dire che esistono vari tipi di fognatura tra i quali rientrano: l’emissario, il collettore, fogna e fognolo. In questo specifico caso la fogna è la tipologia che ci interessa ed è una canalizzazione che raccoglie le acque che a loro volta provengono dai fognoli di allacciamento stradali o private, convogliandole ai collettori.
L’allaccio in fogna può riguardare sia enti pubblici sia enti privati.
Quando occorre provvedere ad un allaccio in fogna
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L’allaccio in fogna è ritenuto opportuno ed obbligatorio quando non si rispettano più alcune caratteristiche ritenute peculiari. Una delle quali, tra le più prese in considerazione, in ambito pubblico, è la distanza che intercorre tra la proprietà indicata e le tubazioni del comune di appartenza. Infatti per esempio per gli insediamenti residenziali singoli si deve rispettare la distanza di 50 metri. Come si evidenzia nel testo aggiornato del Decreto Legislativo Unico delle Acque 11/5/1999 n. 152 non devono intercorrere più di 100 metri per insediamenti residenziali plurifamiliari o condominiali, come non devono esserci più di 200 metri per gli stabilimenti industriali.
Allo stesso tempo però si è delineata l’esigenza specifica di ogni regione di fare altre due leggi che si ricordano come le norme per la tutela dell’ambiente e il PRRA piano regionale risanamento acque.
Ogni comune inoltre possiede il suo regolamento specifico sugli scarichi fognari ed è proprio questa normativa che ogni utente deve seguire e di conseguenza portare a compimento.
Anche a livello privato si devono tenere in considerazione delle linee guida per eseguire in modo corretto e idoneo un allaccio in fogna.
Deve anche in questo caso esserci sia il beneplacito del comune tramite il rilascio della licenza sia un corretto uso di materiali adatti. Non devono essere deturpate in alcun modo le reti fognarie pubbliche. Pertanto devono essere prese in considerazione sia le norme di sicurezza vigenti sia le sanzioni, anche a livello penale, che si possono riscontrare in ambito lavorativo.
Esistono inoltre vari tipi di allaccio tra i quali innesto su pozzetto d’ispezione esistente o innesto su pozzetto d’ispezione da realizzare ex novo.
Come dovrebbe essere redatto un allaccio in fogna
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Questo allaccio serve in genere quindi per allacciare un fabbricato ad una fognatura pubblica. È importante dire che esso viene richiesto in forma singola per ogni fabbricato, quindi non fa riferimento ad una singola residenza. È obbligatorio per richiedere l’allaccio idrico e si presenta all’interno del comune di appartenenza. Il municipio poi rilascia la cosiddetta Licenza apertura cavi stradali.
Nello specifico si deve sottolineare che la tipologia di impianto di scarico che si va a realizzare, una volta accettata la domanda e dopo una accurata ispezione, dipende sostanzialmente dalla tipologia di collettore comunale utilizzato su strada. Si può sottolineare che i principali tipi di connettori sono due: uno riguardante le acque nere e uno per le acque bianche; ne troviamo poi un terzo tipo che si riferisce alle acque miste: unione di acque bianche e acque nere.
Dopo essere giunti a questo punto però non ci si può non soffermare sulla sostanziale e importante distinzione tra le acque nere e le acque bianche. Le prime contengono i rifiuti e sono basate sulle attività domestiche dell’uomo o su attività a livello industriale e sono nocive per la salute pubblica, mentre le seconde non sono considerate nocive per la salute, infatti fanno riferimento per esempio alle acque piovane.
Tempistiche e prezzi di mercato per redigere un allaccio in fogna
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Per richiedere un allaccio fognario occorre svolgere un iter ben preciso: è una procedura semplice da attuare che però richiede delle tempistiche ben delineate. Come prima cosa bisogna richiedere l’autorizzazione al comune di appartenenza ed aspettare il rilascio di quest’ultima con annessa licenza dall’ente stesso. Solo in seguito si può procedere con i lavori richiesti per raggiungere il fine ultimo: l’allaccio in fogna. Dapprima bisogna effettuare un sopralluogo dell’area interessata, i costi della verifica non sono elevati e dipendono dal lavoro da adempiere.
Infatti, come sottolineato soprattutto nel documento chiamato Prezzario degli Allacciamenti in vigore dal 2016, il piano tariffario varia in base alla qualità dell’allaccio che si va a realizzare. Il prezzo di mercato si basa inoltre sull’ispezione realizzata sul campo e sui materiali usati. Nello specifico possono essere utilizzati tubi o raccordi per condotte idriche di diverso tipo
quali: acciaio, PVC, ghisa, multistrato e rame. Si usano anche innesti per allacci fognari differenti quali innesti curvi, dritti o a sella. Inoltre è presente l’uso di valvole apposite o accessori di impianto particolari. Il resoconto del risultato deve infatti essere consono alle aspettative dell’utente che lo richiede.
Questo è preso in considerazione sia a livello comunale sia privato.
Per quello che riguarda i termini di tempo invece si deve prestare particolare attenzione a come essi siano variabili in relazione ai metodi di lavoro e in particolar modo ai tempi di attesa comunali per l’approvazione dei documenti per l’inizio dei lavori.