P.D.C. (permesso di costruire)
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Cosa è il P.D.C. (permesso di costruire)
Il permesso di costruire è un attestato abilitativo indispensabile per diverse tipologie di intervento edilizio e regolato dalla normativa sia a livello comunale che regionale e nazionale.
Il P.D.C. può essere richiesto sia dal proprietario dell’unità immobiliare che da eventuali professionisti delegati (come geometra, ingegnere o architetto) ed è legato a diversi fattori, come la presenza di possibili vincoli paesaggistici, la zona geografica e il tipo di intervento da attuare.
Nonostante il processo di ottenimento di tale autorizzazione sia diverso da zona a zona, in generale l’ente di riferimento è lo sportello unico dell’edilizia (SUE) del comune in cui devono essere effettuati i lavori.
In alcune regioni vi sono però delle procedure diverse, pertanto è necessario verificare tramite il sito ufficiale della propria regione quale sia l’organo di competenza.
Riferimenti normativi
Come evidenziato in precedenza, l’acronimo P.D.C. indica il permesso di costruire, un’autorizzazione amministrativa prevista dalla normativa italiana.
Più precisamente, questo tipo di titolo è disciplinato dal D.P.R. n. 380/2001 che ha sostituito la vecchia legge Bucalossi (legge n. 10 del 1977).
Quando serve il permesso di costruire
L’art. 10 del Testo Unico dell’edilizia elenca le tipologie di intervento che necessitano obbligatoriamente del permesso di costruire, come:
- nuove costruzioni;
- ristrutturazioni urbanistiche;
- ristrutturazioni edilizie che portino ad un organismo edilizio differente rispetto al precedente, sia in toto che in parte. Ciò vale sia in caso di interventi che comportino una modifica della destinazione d’uso, sia in caso di un mutamento della sagoma o della volumetria dell’edificio, in caso immobili sottoposti a tutela secondo il Codice dei beni, così come di interventi che causino la demolizione e successiva ricostruzione dell’immobile, se situato in una zona protetta.
E’ necessario sottolineare che le regioni hanno un ruolo fondamentale durante la procedura decisionale, infatti è proprio a livello regionale che viene stabilito quali modifiche, collegate o meno a una trasformazione fisica, dell’uso dell’immobile o di una loro parte, siano subordinate alla necessità di ottenere il permesso di costruire o alla segnalazione certificata di inizio attività.
Sempre la regione può stabilire quali interventi siano sottoposti al rilascio di questa autorizzazione in considerazione dell’incidenza sul territorio urbanistico.
Come dovrebbe essere richiesto il permesso di costruire
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La procedura per la richiesta del permesso di costruire è caratterizzata da una serie di passaggi specifici:
- progetto preliminare: il primo step da eseguire è la realizzazione di un progetto preliminare in cui sia descritto l’intervento edilizio che si desidera realizzare. A questo documento dovranno essere allegate planimetrie, disegni tecnici e relazioni descrittive;
- professionista delegato: il progetto deve essere redatto da un professionista qualificato, che sia un geometra o un architetto, secondo le normative vigenti sia a livello locale che nazionale. Il professionista incaricato avrà la responsabilità di allegare la documentazione tecnica necessaria;
- presentazione della documentazione: la documentazione raccolta deve essere presentata presso l’ufficio competente presso il comune in cui deve essere effettuato l’intervento. Questo step deve essere eseguito con le giuste tempistiche per evitare possibili ritardi.
Il P.D.C. comporta il pagamento di un contributo collegato al costo di costruzione e agli oneri di urbanizzazione. Questo importo è differente a seconda del comune e viene calcolato sulla base delle tabelle regionali.
Il contributo deve essere pagato durante l’opera e, in caso di edifici esistenti, si può ottenere una riduzione per il recupero del patrimonio.
Infatti vi sono situazioni specifiche che possono avere diritto a una riduzione, e perfino a un’esenzione, di questo pagamento, come nel caso di interventi su immobili dello Stato, opere pubbliche e lavori su fonti rinnovabili.
In caso di lavori di rigenerazione urbana la riduzione può arrivare al 20% dell’importo, così come nel caso di interventi per l’efficienza energetica o la sicurezza sismica.
Come abbiamo sottolineato in precedenza, la procedura per ottenere il permesso di costruire è costituita da passaggi ben definiti, così come sono definiti dalla normativa i tempi entro i quali l’ente è obbligato a fornire una risposta.
Il responsabile presso il comune d’interesse è infatti tenuto a emettere una proposta di provvedimento entro e non oltre 60 giorni; ove necessario possono essere richieste integrazioni o modifiche al progetto, allungando le tempistiche per la chiusura della pratica.
Entro 30 giorni dall’emissione della prima proposta, l’ente emana il provvedimento finale, pubblicandolo sull’Albo Pretorio e comunicando il tutto al richiedente.